Modificato il: 30/08/2025
Il trita marijuana, chiamato anche grinder o, in maniera colloquiale, “trita maria”, è un accessorio molto utile per chi consuma marijuana light e classica
Hai acquistato dell’ottima marijuana legale e sei stufo di sminuzzarla a mano, in quanto ottieni un risultato non proprio perfetto? Allora un trita marijuana è ciò che potrebbe fare al caso tuo.
Questo utensile, chiamato anche grinder (dall’inglese “macinino”), è fortemente utilizzato dai consumatori di cannabis sia a scopo ricreativo che terapeutico.
Ma com’è fatto, come funziona e quale modello prediligere?
Prosegui con l’articolo e lo scoprirai!
Abbiamo nominato l’utilizzo terapeutico della marijuana proprio perché questa può essere utilizzata per attenuare i sintomi di numerose patologie, tra cui il cancro.
Leggi qui per saperne di più: “Marijuana e tumore: cosa dice la scienza sui benefici della cannabis sul cancro“.
Che cos’è il trita marijuana
Il trita erba è un utensile che ti permette di sminuzzare in maniera meticolosa le infiorescenze di cannabis, ma anche tabacco o altri vegetali.
Gli estimatori di canapa legale e non depotenziata lo apprezzano particolarmente in quanto la sua macinatura tira fuori il meglio dei fiori di cannabis. Aroma e gusto dell’erba risultano intensi e nettamente migliori se per sminuzzarla si utilizza il macinino.
Insomma: una volta provato non lo abbandonerai più!
Ma com’è fatto?
Innanzitutto dobbiamo distinguere grinder manuale da quello elettrico.
Grinder manuale: com’è fatto e come funziona?
Il trita marijuana manuale è generalmente composto da due cilindri (in alcuni modelli è presente anche una terza parte utile a raccogliere la resina dopo la macinatura) di materiali variabili. Tali cilindri sono dentellati nella loro parte interna.
Utilizzare il grinder manuale è molto semplice:
- Spezzetta leggermente le infiorescenze di marijuana in due o tre parti;
- Inseriscile in uno dei due cilindri, poggiandole sulla parte dentellata;
- Chiudi il trita marijuana unendo il secondo cilindro al primo;
- Fai ruotare ripetutamente i due cilindri in senso contrario;
- Apri il grinder: ti accoglieranno un intenso profumo e delle infiorescenze tritate in maniera super omogenea, pronte da utilizzare!
Come funziona e com’è fatto il trita erba elettrico (grinder elettrico)
Il grinder elettrico funziona a batteria ed è composto da una parte in metallo e da una in plastica; viene tendenzialmente venduto a forma di piccola torcia elettrica.
Per utilizzarlo devi svitare il serbatoio in plastica e riempirlo a metà. A questo punto accendi il grinder mediante l’apposito pulsante, tenendo il serbatoio rivolto verso il basso, e agitalo leggermente.
Il risultato non sarà super come quello ottenuto con il grinder manuale, ma potresti preferire quello a batteria per via della rapidità di utilizzo.
Quale grinder comprare?
In commercio sono presenti numerose tipologie di trita marijuana, che variano di forma, dimensioni e materiale. Se vuoi un risultato più soddisfacente ti consigliamo prima di tutto un grinder manuale.
I trita erba elettrici sono spesso di scarsa qualità e potrebbero incepparsi o smettere di funzionare dopo breve tempo.
Tra le tipologie di grinder manuale possiamo trovare le seguenti:
- trita cannabis tradizionale a due cilindri;
- grinder pollinator: oltre i due cilindri classici presenta un setaccio e un vano in cui viene raccolta la resina;
- grinder medtainer, utilizzato in genere da chi sminuzza la marijuana terapeutica, ad uso medico. Presenta un contenitore a chiusura ermetica e spesso anche anti-odore, in modo che l’aroma delle infiorescenze non trapeli al di fuori del trita marijuana;
- grinder a manovella: hai presente il macinino da caffè? Ecco, la forma, sebbene più piccola, è decisamente simile a quell’attrezzo; lo scopo, come ben saprai, è decisamente diverso;
- grinder card. Scordati i cilindri: questo trita maria è in realtà una carta (dalla forma simile ad una carta di credito) munita di grattugia. Perfetto se vuoi un accessorio portatile e discreto alla vista. Attenzione però: se la tieni nel portafogli l’aroma di marijuana ti seguirà in maniera inconfondibile!
Il trita marijuana si adatta dunque ad ogni gusto e preferenza.
E i materiali?
Quale materiale scegliere per il grinder
Come ti abbiamo anticipato, anche i materiali di un trita marijuana sono differenti. Ecco quali sono i più utilizzati:
- grinder in alluminio: leggero e duraturo, ottima qualità/prezzo;
- grinder in acciaio: prezzo contenuto e ottima resa. Unica pecca? Il peso!
- grinder in ceramica: qualità del materiale eccellente, prezzo superiore alla media ma ne vale la pena.
- grinder in legno e pietra ollare: di solito la resa non vale la spesa. Non sempre svolgono al meglio la loro funzione; inoltre sono poco igienici in quanto non è possibile pulirli in maniera efficace. Accumulano batteri e il legno può perfino sviluppare muffe dannosissime. Meglio puntare su un grinder in alluminio o in ceramica;
- grinder in plastica e zinco: scarsa qualità, economico ma poco duraturo;
- grinder in titanio: massima spesa, grande resa.
Se sei un estimatore di marijuana, o dei prodotti da essa derivati come l’hashish cbd, e vuoi un trita maria di ottima qualità, ti consigliamo quindi di acquistarne uno manuale in alluminio, ceramica o titanio.
Fidati di noi: con una spesa di circa 10 euro puoi comprare un trita marijuana di ottima qualità!
Il trita marijuana dal punto di vista dei fumatori: perché sceglierlo e come sfruttarlo al meglio
Dal punto di vista dei fumatori, il grinder non è soltanto uno strumento pratico, ma un vero e proprio alleato quotidiano. La domanda che molti si pongono quando visitano una pagina dedicata agli articoli per il consumo di canapa è: quale prodotto scegliere per ottenere i migliori risultati? La risposta dipende dalle esigenze personali, dalle opzioni disponibili e dal tipo di erbe che si intende utilizzare.
Il nome “tritino” viene talvolta usato in maniera simpatica per indicare questo accessorio, ma la sua funzione rimane sempre la stessa: garantire una macinazione uniforme e precisa delle cime di marijuana. Ognuna delle parti interne del grinder ha un ruolo ben definito: i denti, simili a piccoli chiodi, sminuzzano la materia vegetale; i magneti mantengono ben chiusi i cilindri evitando dispersioni; la base raccoglie la sostanza tritata pronto per l’uso.
Molti modelli permettono anche di separare il kief, cioè la resina più fine e preziosa della canapa, che può essere conservata e consumata successivamente. In questo caso, il tritatabacco diventa molto più che un semplice utensile: si trasforma in un prodotto che aumenta la resa complessiva delle infiorescenze.
L’esperienza di macinazione cambia anche in base al materiale scelto. Un grinder in metallo, ad esempio in alluminio o titanio, è apprezzato per la precisione e la durata nel tempo. I modelli in legno hanno un colore e un’estetica naturale che li rendono belli da vedere, ma non sempre offrono la stessa praticità. La ceramica, invece, è spesso considerata un’opzione premium.
Un altro elemento interessante è il confronto con le mani nude: spezzettare le cime manualmente non permette la stessa precisione e il consumo risulta meno omogeneo. Con il grinder, invece, si ottengono risultati superiori anche se si tritano spezie o altre erbe aromatiche, rendendolo uno strumento versatile che va ben oltre il solo utilizzo con la canapa.
In conclusione, ogni modello di grinder racconta una piccola storia diversa: alcuni puntano sulla praticità, altri sull’eleganza del colore o sulla qualità del metallo, altri ancora sulla capacità di conservare il kief. L’importante è riconoscere che questo semplice strumento è ormai diventato un must-have per i fumatori che desiderano precisione, comodità e migliori risultati nel loro consumo quotidiano.